DIARIO VIAGGIO IN FRANCIA
23 marzo - 7 aprile 2004

Martedì 23 marzo 2004
Eccoci qua! Lasciamo San Mariano alle 11 e mezza, come previsto dai nostri programmi. Alle 13.20 siamo a Pistoia e pranziamo da Mc Donald's. Questo Mc è un po' una fregatura perché non hanno il giochino di Koda Fratello Orso, li hanno finiti tutti, allora Alessio deve accontentarsi di una trottolina con un CD ROM. Poi facciamo un giro per la città perché il noleggiatore dei camper non apre prima delle 15. Fabio ci fa vedere dove hanno aditato Manlio ed Emma e dova ha abitato lui. Individuiamo un Conad dove faremo la spesa una volta che saremo sul camper.
Alle 16.10 prendiamo possesso del camper, due signori spiegano i dettagli tecnici a Fabio e io e Alessio siamo gasatissimi. Ali non fa altro che ballare e saltellare da un letto all'altro, poi per scendere dal camper fa uno scivolone (fuori piove) e si fa i tre scalini del camper con il sedere! Alle 17.30 abbiamo traslocato i bagagli, abbiano sistemato le attrezzature e siamo partiti. Abbiamo fatto la prima sosta per fare il pieno di gasolio e di acqua e poi siamo tornati alla Conad. Io e Alessio siamo di guardia al camper, mentre Fabio va a fare la spesa.
Partiamo e lasciamo Pistoia, ci muoviamo verso Nord, vediamo un po’ dove saremo quando ci verrà voglia di mangiare.
Sono le 19.30, siamo a Massa e ci fermiamo al Carrefur per vedere se si trova un caricacellulare con l'attacco a 12V, perché abbiamo scoperto che finché non saremo attaccati alla corrente in un'area di sosta o in un campeggio, avremo solo la corrente a 12V! Invece quando saremo attaccati ad una presa di corrente potremmo avere i 220V.
Giriamo per Massa per trovare un posto dove fermarci, per mangiare e per dormire. Rincorriamo un cartello che indica la possibilità di scarico per i camper ed arriviamo vicino al mare, dove ci sono un'infinità di campeggi, però non ci va di spendere soldi, allora troviamo un parcheggio (che sembra) tranquillo, davanti a una casa, e speriamo di non dar fastidio a nessuno e soprattutto speriamo che nessuno ci dia fastidio. Ceniamo indisturbati e alle 23 ci mettiamo a dormire: Fabio sopra alla zona di guida, io e Alessio in un letto a castello davanti al bagno, Alessio sopra e io sotto. Alessio è ipereccitato, non sarà facile farlo dormire. Tra l'altro, ha anche la diarrea, ha fatto già tre volte la cacca! E c'è un'altra cosa: abbiamo finito l'acqua. Si vede che quando abbiamo rifornito il serbatoio, benché l'acqua sia uscita fuori, il serbatoio non si è affatto riempito. Domani dobbiamo trovare assolutamente un posto per rifornirci di acqua, e rifornirci per bene. Buona notte, e speriamo di dormire.

Mercoledì 24 marzo 2004
La giornata inizia molto presto. Anzi, diciamo che la notte dura poco. No, non è del tutto esatto. Insomma, dormiamo poco perché siamo scomodi e sentiamo freddo. Alle 6.30 Alessio si sveglia per fare pipì e ci alziamo tutti. In camper abbiamo 11 gradi. Azz! Scaldo il latte per Fabio, poi metto il pentolino per il the mio e di Alessio e finisce la bombola dl gas. Che bello! Per fortuna ne avevamo un'altra e mentre io e Alessio ci vestivamo Fabio, che si era già vestito, ha cambiato la bombola. Però abbiamo finito i cerini, quindi non possiamo farci il the lo stesso, ma non importa. Io prendo il caffè che abbiamo fatto ieri, Alessio beve un succo di frutta. Un signore più che gentile che gestisce il distributore di Gpl ci fa rifornire d'acqua e ci dice dove trovare una nuova bombola per il gas. Probabilmente quella che abbiamo, se davvero è piena, ci basterà per tutto il viaggio, ma visto che ci servirà MOLTO la stufa, è meglio se prendiamo un'altra bombola. Il gestore del distributore ci ha consigliato di ricaricare la bombola al Nord, perché costa meno che cambiarla, ma qui non lo fanno.
Adesso ci fermiamo al Carrefour di Massa per comprare coperte, sacchi a pelo, tute da sci...! Apre alle 8.30 e sono le 7.50. Andiamo a fare un po’ di colazione a un baretto e poi torniamo.
OK, dopo aver comprato tutto di plastica (bicchieri, forchette, coltelli e cucchiai), l'accendino, il secondo pigiama per Fabio e un giornalino la leggere e colorare per Alessio, partiamo verso nord. Platinette da Radio Deejay, ci accompagna.
Prima di mezzogiorno facciamo una breve sosta all'autogrill, in primo della provincia di Asti. Alessio si mangia un gelato Magnum più grande di lui! Mamma mi da il numero di telefono di Rosina (se lo fa dar da nonna Rivalda) e mi sa proprio che andiamo a trovarla. Nonna le ha anche telefonato per annunciare la nostra probabile visita e lei sarebbe proprio contenta se andassimo a trovarla. L'ultima volta che ci siamo viste me la facevo ancora sotto, avevo circa due anni e mezzo. Suo marito, Pinin, era diventato la nostra barzelletta perché beveva il vino succhiandolo dal bicchiere! Mamma dice che se la ricorda cicciottona, rossa di capelli e con le lentiggini sul viso. Mi sa proprio che andiamo a trovarla.
Ore 14.26, abbiamo mangiato davanti al Grande Lago di Avigliana. Ho telefonato a zia Rosina, penso di aver parlato con Carla, che ci aspetta al piazzale davanti al cinema.
E invece no, avevo parlato con Piera, la figlia di Rosina... ho fatto un po’ di casino con le parentele! Sono persone splendide, sono fiera dei miei Camandona!!! Io ho pianto come una fontana, che te lo dico a fa’, zia Rosina ha un anno meno di nonna Rivalda, ma ne dimostra 20 di più. Sembra uscita da un film. Piera ha un cuore grandissimo, ci ha regalato la bombola del gas, una bottiglia di vino, una confezione di Grancereale... ci avrebbe dato il mondo! Meno male che siamo arrivati all'improvviso, sennò ci preparava carne, salami e chissà quante altre bontà!
Adesso sono le 17.25 e siamo sotto il Frejus. Inquietante. 38.10 € per passare. Inquietante.
Il traforo è quasi finito. C'è una scritta: "neige"... che vuol dire NEIGE? Forse vuol dire "nebbia"? Abbiamo la risposta all'uscita della galleria: NEVE!!! Nevica che è una meraviglia - si fa per dire! Siamo circondati da montagne innevate, frane, fabbriche, casupole squallidine un bel po’. Decisamente il nostro lato del confine è molto più bello, modestia a parte, qui c'è un notevole squallore.
Prendiamo la strada statale in direzione di Annecy e passiamo dentro a un po’ di paesini. Oltre alla questione economica (le autostrade francesi sono piuttosto care) c'è una scelta di gusto: passando sull'autostrada non si vede niente di quanto c'è intorno. Per raggiungere Annecy abbiamo due possibilità di strade, decidiamo di passare per Chambery.
20.50, siamo arrivati ad Annecy. Ci fermiamo nell'area di sosta Colmyr per i camper che dovrebbe essere attrezzata, ma la colonnina per scarichi e rifornimenti è fuori servizio. Qui possiamo stare solo fino alle 8 di domani mattina, quindi dovremo alzarci presto Ci sono anche altri camper. Dopo cena facciamo una mini passeggiatina lungo il lago, ma la temperatura è piuttosto bassa e la giornata di domani sarà tutt'altro che riposante.

Giovedì 25 marzo 2004
Sveglia alle 7. Stanotte non abbiamo sofferto il freddo grazie all'esperienza della notte passata e (io) alla coperta di Piera. Io e Fabio facciamo colazione mentre Alessio ancora dorme (ha dormito nella mansarda con il babbo), poi Fabio si fa la doccia. Con la stufa accesa si sta benino, il camper si scalda velocemente, soprattutto il bagno. Sveglio Alessio con un po’ di prepotenza e lo metto usl seggiolino senza cambiarlo: ha il pigiamino con sopra la tuta felpata. Vorremmo fare una passeggiata ad Annecy ma è impossibile fermarci con il camper, quindi giriamo per un'oretta nel traffico e poi decidiamo di dirigerci verso Parigi. Siamo un po’ indecisi su che strada prendere, poi optiamo per l'autostrada, direzione Chambery-Lione. Alessio dorme sul suo seggiolino. Alle 10.30, dopo 3 partite al Gioco dell'Oca, convinco Alessio ha fare colazione, così ci fermiamo in un autogrill. Alle 11 siamo a Lione, usciamo dall'autostrada e paghiamo il pedaggio: 18,70 €.
Alle 13, dopo la sosta al Champion (Centro Commerciale) di Belleville per pranzo e rifornimento Gasolio, ripartiamo alla volta di Parigi. Abbiamo deciso di riprendere l'autostrada, benché sia cara, per impiegare meno tempo. Infatti a Macon (17 km in 30 minuti!) riprendiamo l'autostrada, perché se proseguiamo con la media di 50 Km/ora nun ce passa ppiù!
Ore 15.45 pausa caffè, fuori nevica, siamo a circa 950 m sul livello del mare. Alessio si fa comprare un Lion King Size che è gigantesco! La prossima volta che vanno a un baretto me lo faccio comprare anche io!
Ore 17, finalmente entriamo nella regione dell'Ile de France, ma ancora non siamo arrivati a Parigi... ma ci siamo quasi...
18.08 siamo a Melun, abbiamo lasciato l'autostrada e ci avviciniamo... mamma mia, non si arriva mai!
18,30 ci siamo persi dentro a Melun, ma grazie alla cartina (benché sia antidiluviana) e alla bussola, riusciremo a raggiungere la nostra meta. Sì, ma quando??? Sono le 19.40 e tra 30 km siamo ad Eurodisney. Abbiamo appena comprato una nuova carta stradale della Francia, perché in questi 25 anni sono cambiate tante cose!
Sono le 20.25, e sì, proprio le 20.25 e finalmente siamo arrivati a Disneyland, al distributore della ESSO dove è possibile scaricare le acque, fare rifornimento e passare la notte. Per la strada non abbiamo incontrato alcun cartello che indicasse il Parco, siamo riusciti NON SI SA COME a pagare di nuovo l'autostrada pur non avendo intenzione di farla, ma non c'erano indicazioni per una diversa via. Secondo noi non ci sono indicazioni apposta, per farti pagare l'autostrada, che sembra essere l'unico accesso, tramite l'uscita 14 (NON la 13, che ti fa fare un giro assurdo!) ai Parchi Disneyland. È stato allucinante, non so se torneremo.
Alle 23 ci mettiamo a dormire, nell'area di sosta della Esso antistante il Parco, per gentilezza della signora che ci lavora e forse anche perché le abbiamo fatto un po’ pena. L'area della stazione di servizio è tappezzata di cartelli che dicono "sosta massima 30 minuti". Domani mattina andiamo al Parco e speriamo di trovare il modo di caricare l'acqua, scaricare l'acqua di scarico e magari attaccare pure la corrente, durante la notte. Visto che per entrare con il camper vogliono 20 €, almeno qualche servizio dovrebbero darcelo! Buona notte, benché breve.

Venerdì 26 marzo 2004
Sveglia alle 6.50, nell'abitacolo abbiamo ben 4 gradi centigradi! In mezz'ora di stufa accesa arriviamo a 10 gradi, e già si comincia a ragionare... Ore 8, speriamo che ci facciano entrare ad Eurodisney (apre alle 10) e speriamo di poter scaricare e caricare l'acqua.
Sono le 9.40 e finalmente siamo dentro! All'ingresso ci hanno dato un foglio con le istruzioni di come caricare, scaricare ecc. Il tempo è un po’ una schifezza, ma non piove e già è tanto.
La giornata è bella. Abbiamo ricaricato l'acqua, abbiamo scaricato le acque chiare, abbiamo incontrato degli Italiani camperisti che ci hanno dato un po’ di dritte... pensa che stavamo caricando l'acqua con il secchio perché avevamo visto un cartello che dice "da novembre ad aprile l'acqua non c'è" e noi ci avevamo creduto, però abbiamo visto una fontanella e prendevamo l'acqua da li, poi il nostro vicino di camper, che è italiano, ci ha detto che lui l'altro giorno ha ricaricato, quindi l'acqua c'è. Allora siamo andati dove stava lo scarico ed abbiamo attaccato il tubo ad un rubinetto. Intanto 3 secchi da 7 litri ce li abbiamo messi a mano, usando la copertina del giornale "Bella Europa" come imbuto! Anche i nostri vicini di camper comunque ci hanno detto che non hanno trovato aree di sosta attrezzate quindi non siamo noi che siamo tonti, è proprio vero che tutta questa organizzazione non c'è.
Comunque adesso siamo qui e andiamo a divertirci! Appena entriamo al Parco vediamo un po’ò di personaggi e ci facciamo subito la foto con Topolino (subito dopo aver fatto la fila!). Poi vediamo che i bambini si fanno fare tutti gli autografi, allora compriamo anche noi un libretto per gli autografi. Topolino è proprio simpatico, Fabio fa una ripresa ad Alessio con Topolino. Poi incontriamo Pinocchio, Timon, le Iene del Re Leone, Aladdin e la principessa Jasmine... insomma, c'è il pienone di VIP.
Ma adesso vediamo un po’ di fare qualche giostra, sennò che siamo venuti a fare? La prima che facciamo è il trenino di Biancaneve, e Alessio si spaventa subito subito! In effetti ha ragione, è un po’ spaventoso!! Poi facciamo altri giri: Peter Pan, Pinocchio, il castello della Bella Addormentata... facciamo una media di 10 minuti di fila per ogni gioco e giriamo tutta Fantasyland. La cosa che piace di più ad Alessio è la giostra con le barchette che ci fa veder tutti i Paesi del mondo, con gli abitanti (bambole) con i vestiti tradizionali, che fanno le cose tradizionali: per esempio per la Francia ci sono le ballerine del can can. Bella anche la Parade con tutti i personaggi; Aladdin stava per cadere dal tappeto volante!
Poi mangiamo, giriamo un altro po’ e alle 19.45 ci incamminiamo verso il camper (alle 20 il Parco chiude). Anche questa giornata è stata lunga e stancante, però ci siamo divertiti. Adesso sono le 23 e andiamo a dormire.

Sabato 27 marzo 2004
Oggi la sveglia suona alle 7.30 e la temperatura interna del camper è di 6,5 gradi. Bene, miglioriamo. Adesso, dopo colazione e doccia (di Fabio, io l'ho fatta ieri sera al bagno di Disneyland) andiamo a ricaricare l'acqua.
Poi entriamo nel parco di Disneyland Studios. Non ci siamo mai stati e siamo molto curiosi, per fortuna è un bella giornata. Appena entrati ci facciamo subito la foto con Pippo, se viene bene e non costa tanto stavolta ce la compriamo. Mentre io e Alessio siamo in fila per fare la foto con Pippo, passa Sully, quello di Monsters & Co. Fabio prova a farsi fare l'autografo, ma lui lo fa solo ai bambini, e mi pare pure giusto. Poi ci facciamo foto e autografo con Woody di Toy Stories e finalmente decidiamo di fare qualche attrazione. La prima che decidiamo di fare è Armageddon, che ha un'introduzione piuttosto particolare (con il negrone che ha fatto il film che ci racconta più o meno come sarà la nostra esperienza) e io e Alessio decidiamo di rinunciare perché abbiamo un po' di paura. Fabio invece ci va e si diverte molto. Poi vediamo dei filmati su come nascono i cartoni animati e i personaggi dei film animati (c'è il draghetto di Mulan che è alquanto irriverente!)
Bellissimo lo spettacolo degli stuntman, con le macchine e le moto. Simile a quello di Mirabilandia, che non ha niente da invidiare a questo, però qui ci spiegano anche i trucchi e ci fanno vedere e scene montate, come si vedranno nel vero film. Per tre volte cerchiamo di fare il giro con il trenino per vedere come funzionano gli effetti speciali, ma per ben due volte abbiamo rinunciato per colpa della coda troppo lunga. Nel frattempo abbiamo fatto i tappeti volanti di Aladdin, e Animagique che è uno spettacolo teatrale bellissimo, con Paperino che esplora il magico mondo dei cartoni animati della Disney. Alle 17 decidiamo di metterci in coda per il trenino, facciamo quasi un'or di fila, ma ne vale davvero la pena! Da uno schermo, Isabella Rossellini ci spiega (in italiano) cosa succede nelle scene catastrofiche dei film e ci "accompagna" quando passiamo DENTRO la catastrofe e poi FUORI dalla catastrofe, per vedere cosa c'è "dietro" acquazzoni, fuoco e terremoti vari che vediamo nei film. Nel Dysney Studios di Parigi sono stati girati dei veri films e lì c'erano ancora delle scenografie e delle attrezzature (per esempio un aeroplano che ha "recitato" in Pearl Harbour) che aspettano di essere riutilizzate per nuove produzioni cinematografiche.
Ore 18, rientriamo nel camper, e oggi ci siamo divertiti davvero tanto, sicuramente molto più di ieri.
Alle 18,41 ci muoviamo in direzione di Rouen. Cammina, cammina, alle 21.30 circa siamo arrivati a Vernon (prima di Rouen). Abbiamo prima fatto un giro fino a Giverny (dove Monet disegnava le ninfee) e poi siamo tornati a Vernon, dove avevamo individuato un parcheggio dove passare la notte (tra la Senna ed un ristorante cinese, thailandese e vietnamita. Che schifo di intruglio!). Dopo cena io e Alessio andiamo a fare una passeggiata per buttare la mondezza, e poi andiamo a nanna. Vernon sembra una bella cittadina, domani ci faremo una passeggiata, adesso è mezzanotte ed è ora di dormire.

Domenica 28 marzo 2004
Sveglia la mattina alle 8.30 a Vernon, ma già verso le 7 la campana della chiesa si è fatta sentire! Facciamo colazione, ci vestiamo e poi ci facciamo una passeggiata. Facciamo la spesa all'Intermarché e anche qui paghiamo con la nostra carta Postepay. La cosa divertente è che quando la vedono fanno tutti le facce strane, poi la provano e funziona e non si sa se siamo più stupiti noi o loro. Alessio e Fabio vanno a visitare la chiesa di Notre Dame (e fanno due chiacchiere con il prete) mentre io aspetto fuori con le buste della spesa; non mi sembrava carino entrare in chiesa con la spesa! L'ufficio del turismo antistante la chiesa è aperto solo dal martedì al venerdì, allora entro nel Municipio (davanti alla chiesa, dell'altra parte della strada) per chiedere qualche cartina, ma non hanno niente e parlano solo francese. Oggi il Municipio è aperto perché ci sono le elezioni regionali. Questa Vernon ci è proprio piaciuta! Sulla Senna c'è un barcone lungo lungo con cui si fanno le crociere. Mi piacerebbe più una crociera sulla Senna che una sul Nilo, senza dubbio.
Alle 11 torniamo sul camper, sistemiamo la spesa e alle 11.30 ci rimettiamo in viaggio, in direzione di Rouen.
Adesso andiamo a Les Andelys, dove c'è lo Chateau Galliard che è un castello del 1197 fatto costruire un solo anno da Riccardo Cuor di Leone. Questo castello ha una storia molto interessante. Siamo alla ricerca di un benzinaio aperto dove si potesse pagare in contanti (nei self service si paga solo col Bancomat e noi non ci fidiamo a metterci la nostra Postepay perché se ce la ruba è un disastro). Arriaviamo a Louvier (che non c'entra niente con Les Andelys!) e mettiamo il gasolio. Anche questa è una bella cittadina, molto grande, commerciale ed industriale. Adesso torniamo indietro per la stessa strada ed andiamo a vedere il castello di Les Andelys. Rimaniamo piacevolmente impressionati dallo Chateau Galliard, che è proprio GAJARDO! C'è una strada percorribile con il camper fino ad un parcheggio davanti al castello, dove ci fermiamo per pranzare, poi si fa una stradina a piedi (bella scarpinata) e si arriva dentro al castello (3 € a persona per visitare il castello).
Alle 13.25 entriamo nel castello. Il lettore di questo diario non deve immaginarsi un castello tipo quello della Bella Addormentata nel Bosco, perché qui ci troviamo in qualcosa che ERA una maestosa fortezza con i muri di 3 metri e mezzo, ma ha subito numerose demolizioni successive, finché non è rimasto poco più che un rudere. Dai disegni che illustrano la storia del castello, si evince la maestosità della costruzione. È carino un pannello di spiegazioni che racconta anche come erano fatte le armi e ci sono il mangano, il trabucco... mi ricorda le mie partite ad Age of Empires! Da sopra al sito del castello si gode anche di un'ottima panoramica, infatti Riccardo ha scelto un punto molto strategico. Si vede anche l'isoletta che sta nella Senna. Per tornare al camper facciamo una bella scarpinate e anche una bella sudata: che bella sensazione sentire caldo, l'avevo quasi dimenticata! In camper troviamo una temperatura di 20,5 gradi e questo bel sole ci da una sferzata di energia.
Alle 14.20 andiamo all'ufficio del turismo di Les Andelys per vedere di rimediare qualche informazione sui campeggi della zona. Naturalmente anche all'ufficio del turismo parlano pochissimo inglese, comunque rimedio un bel librettino con i campeggi della Normandia. Questa gita ci è piaciuta proprio tanto!
Proseguiamo sulla strada N14 in direzione di Rouen, cittadina famosa perché qui è stata processata, imprigionata, torturata ed arsa sul rogo Giovanna d'Arco. Però delle strutture (carceri, castelli ecc.) dove è stata tenuta prigioniera, non è rimasto niente; solo una torre dove lei è stata una volta (il 9 maggio 1431) per essere torturata alla ruota. Alle 15.45 entriamo dentro Rouen, facciamo due foto al volo (al Municipio e alla chiesa St. Ouen), poi parcheggiamo il camper per fare una passeggiata. Visitiamo la chiesa di Giovanna d'Arco (dove è in corso un concerto di fiati) che è stata costruita sul punto esatto dove, il 30 maggio 1431, la pulzella d'Orleans è stata "arrostita". Proprio sul piazzale della chiesa (costruzione moderna, discutibile capolavoro d'architettura) c'è un Internet Point dove per 50 centesimi io e Fabio ci guardiamo la posta elettronica. I Francesi hanno una tastiera alquanto strana: hanno la Q al posto della A, il PUNTO tra le maiuscole... quanto sono strani! Anche l'Italia si è adeguata alla tastiera internazionale (prima c'era QZERTY, adesso abbiamo QWERTY) e loro che fanno tanto gli emancipati no! Sul lato della Place Vieux Marchè, dove sta 'sta chiesa, ci sono tutte case a graticcio che m/i ricordano molto le case delle Beghine di Amsterdam.
Ci fermiamo a Toutanville, a Pont Audemer(circa 20 km da Honfleur) in un campeggio a 3 stelle, Risle Seine Les Etang. Che bello il campeggio... sembra un albergo a 5 stelle! C'è il gestore che parla anche l'inglese. Con poco più di 15 € ci ricarichiamo di acqua, di corrente e scarichiamo le acque grigie. Mi faccio lo sciampo al bagno del campeggio. Possiamo ricaricare le batterie ed il Jornada perché siamo attaccati alla corrente elettrica del campeggio. Domani mattina scarichiamo le acque chiare e quelle grigie e ricarichiamo l'acqua pulita. Cena presto, alle 20 e ninne alle 21.30. Buona notte.

Lunedì 29 marzo 2004
Oggi sveglia alle 8.30, 6 gradi. Stanotte alle 4 Fabio ha vomitato. Poi è stato bene e finalmente si è addormentato. Stiamo seriamente valutando l'idea di passare una notte in albergo, almeno una, per dormire dentro a un letto vero, con le coperte e una temperatura accettabile. Adesso Fabio si sta facendo la barba usando il bagno del campeggio.
Alle 10.15 lasciamo il campeggio, dopo aver ricaricato l'acqua e scaricato le acque chiare e quelle grigie (cioè la cacca, la pipì e il vomito!). Pensavamo che lo scarico delle acque chiare fosse solo uno (quello alla destra del camper), invece ci rimane accesa una lucina che ci va venire un po’ di panico... dice che il serbatoio di scarico delle acque chiare è pieno. Ma se lo abbiamo appena scaricato? Allora torniamo indietro dal nostro amico del campeggio, guardiamo un po’ intorno al camper e scopriamo un altro rubinetto alla sinistra del camper, sopra al tubo di scappamento. Quello è lo scarico delle acque del bagno,prima abbiamo scaricato le acque della cucina. Il nostro amico del campeggio è proprio gentile, ci ha aiutato anche in questo. Ripartiamo.
Alle 11 siamo a Honefleur.

Honefleur, il meglio conservato fra i vecchi porti della Normandia e il primo che si incontra sulla costa del Calvados orientale, è un'incantevole cittadina sul mare quasi perfetta, a cui manca solo la spiaggia. Un tempo ce n'era una, ma con l'accumulo del limo depositato dalla Senna il mare si è rapidamente ritirato, lasciando in secca le case settecentesche sul lungomare del boulevard Charles V, che ora appaiono un po’ surreali. L'antico porto tuttavia è ancora in attività - il canale che consente l'accesso al bellissimo "Vieux Bassin", il vecchio porto, ' mantenuto aperto da regolari dragaggi - e, anche se oggi solo le imbarcazioni da diporto usano gli ancoraggi del bassin, i pescherecci continuano ad attraccare lungo il molo adiacente. Il pesce è solitamente in vendita direttamente dalle barche da pesca o nelle bancarelle sul molo, tuttora gestite di diritto dalle mogli dei pescatori. Honfleur è estremamente pittoresca, ed è diventata ancora più ricercata da quando, nel 1995, è stato costruito il nuovo, grande Pont de Normandie sull'estuario della Senna. Nonostante si trovi ora ad appena cinque minuti di auto dalla gigantesca metropoli di Le Havre, tuttavia, il vecchio porto non è molto diverso dal villaggio di pescatori che nella seconda metà del XIX secolo attirò un gran numero di artisti.

Noi non ci fermiamo però ad Honfleur, passando con il camper si vede che comunque è molto molto bella, ma vogliamo visitare il Caen Memorial e sono già quasi le 11, quindi proseguiamo costeggiando l'oceano Atlantico.
Il Ponte di Normandia tra Le Havre e Honfleur è molto suggestivo gli facciamo una foto.
Sulla strada che costeggia il mare ci sono tantissimi bunker, a ricordare i trascorsi di guerra di questa zona.
11.27, entriamo a Trouville sur Mer. Cittadina molto turistica, bella e curata, da una parte ci sono gli stabilimenti balneari (qualcuno è attrezzato anche per Talassotearapia) e dall'altra gli alberghi. Il porto è enorme e pieno di barche a vela e non manca il casinò. Deauville è attaccata a Trouville, tanto che non mi sono accorta del passaggio da un paese all'altro. L'architettura locale è molto curata, le case sembrano tutte il castelletto dei fantasmi di Disneyland, e parecchie case sono a graticcio. Lungo la strada che costeggia l'oceano continuiamo ad incontrare tanti bunker. Addirittura uno ha costruito la sua casa sfruttando i muri di un bunker! Cammina cammina attraversiamo ance la cittadina di Carbourg, anch'essa con il suo casinò. Proseguendo, incontriamo, a Merville-Francevelle, una discoteca che si chiama BUNKER perché sta proprio dentro ad un vero bunker! Che fico!
A Benouville c'è il Pegasus Memorial (sono le 12.45) con il Ponte Pegasus ed un carro armato all'ingresso del memorial.
Alle 12.55 entriamo a Caen, dove visiteremo il Caen Memorial il quale si vanta di essere un Museo della Pace e non della guerra. Il Memorial apre alle 14, così noi pranziamo in camper prima di andare a visitarlo. Fabio entra prima di me ed Alessio (Ali deve finire di mangiare, e poi va anche al bagno!), poi entriamo noi. Alessio non paga perché è abbastanza gnomo.
Al Memorial scopriamo che c'è l'ora legale, quindi gli orari di oggi vanno tutti spostati di un'ora! Da adesso in poi metterò gli orari giusti. Al Memorial siamo stati ben 4 ore. Tra le tante cose, ci sta pure la galleria dei premi Nobel, con la storia di Nobel e del premio e con l'elenco di tutti i premi Nobel, dal 1901 ad oggi. Particolare risalto è \dato ai premi Nobel per la Pace.
Ripartiamo in direzione di Aromanches. Nei paesetti che attraversiamo incontriamo un sacco di lapidi a memoria dei morti dello sbarco.
18.50 sosta presso un'altra spiaggia dello sbarco: Berniedres sur Mer, Juno Beach.
A Courseulles, Juno Beach, c'è un monumento con una lapide che dice "Il 6 giugno 1944 le forze alleate hanno liberato l'Europa a Courseulles. Il 14 giugno 1994 Charles De Gaulle il liberatore ritrova la terra di Francia". E c'è anche un acquario. Continuiamo a muoverci verso Ovest e troviamo anche una scuola di volo. Qui c'è il Centre Juno Beach con delle colonne all'esterno con una serie di nomi, penso che questo sia uno dei tanti musei sullo sbarco.
Passiamo e fotografiamo Langrune sur Mer e St. Aubin sur Mer (qui c'è un bunker con dentro un cannone), sempre facenti parte della spiaggia di Juno Beach.
19.30 siamo al porto artificiale di Mulberry, il "Port Winston" che protesse lo sbarco di due milioni e mezzo di uomini e mezzo milione di veicoli durante l'invasione. Però sulla spiaggia c'è un bunker che ha distrutto ben 6 carri armati.
C'è un vento sull'oceano che ce se porta via, infatti c'è pure qualche pazzo con il windsurf! 19.45 entriamo ad Arromanches. 19.53 ci fermiamo in un parcheggio attrezzato per i camper, per mangiare.
Alle 20.47 lasciamo il parcheggio di Arromanches per cercare un posto in cui dormire. Stavolta vogliamo un posto morbido, caldo e con le coperte! Troviamo una casa che affitta le camere e per 54 € (40 € la camera matrimoniale e 14 € il lettino per Alessio) abbiamo un posto caldo, il bagno con la doccia e il termoventilatore e una petit dejuner alle 9 di domani mattina.
Mi faccio una bella doccia, la maschera al viso e alle 21.30 ci mettiamo sotto le pezze.

Martedì 30 marzo 2004
Che bella dormita! Stanotte abbiamo anche sudato. Alessio si è tolto la maglietta del pigiama e Fabio si è tolto tutto il pigiama! La sveglia ha suonato alle 8 e alle 9... alla faccia della "petit dejuner"! Latte, caffè, cioccolata (tipo Nesquik, ma Alessio non la vuole), pane, burro, marmellata, Nutella, fette biscottate, zucchero a cubetti... il tutto servito con un bel servizio di porcellana bianca. Sembra un hotel a 5 stelle! Peccato che non parliamo il francese, altrimenti avremmo fatto anche una bella chiacchierata con i padroni di casa, che sono persone molto carine. Alle 9.40 siamo rientrati dentro al camper che era gelido ed abbiamo benedetto questi 54 €, al nostro risveglio in camera avevamo 22 gradi: esattamente sa SOMMA dei gradi che avevamo in camper gli ultimi 4 giorni (6+6+6+4)!!!
Arriviamo ad Arromanches. Fabio va a vedere il film a 360 gradi sullo sbarco, io e Alessio facciamo una partitina al gioco dell'Oca e poi andiamo a fare una passeggiata per la cittadina. Compriamo le cartoline in un negozio davanti al museo che presto Fabio andrà a visitare. Facciamo una bella passeggiata lungo la grande spiaggia di Arromnaches, c'è un bel sole e sarebbe stata una bella giornata se no ci fosse stato tutto questo ventaccio. Qui per dormire in albergo ci vogliono 62 € in bassa stagione e 69 € in alta stagione per una camera doppia con bagno in un albergo a 2 stelle.
La spiaggia antistante l'oceano è molto ampia, perché quest'ora c'è la bassa marea. Sarebbe interessante mettere la sveglia alle 4 di mattina per vedere l'effetto dell'alta marea. a giudicare dall'umidità' della spiaggia e a ciò che ci si trova (cozze, vongole, alghe e... cacate di gabbiano!) il mare arriva fin sotto i muri di protezione della città.
12.20, ci spostiamo da Arromanches per andare a vedere altri siti relativi allo sbarco. Mentre siamo in viaggio, Fabio mi racconta che l'idea di costruire un porto prefabbricato in mezzo al mare, è stata di Wiston Churcill in persona. Non era possibile infatti attraccare in un porto francese perché erano tutti sorvegliati dai Tedeschi e non era neanche possibile attraccare in un punto dove non c'era un porto perché per costruirlo ci sarebbero voluti 5 anni, allora hanno deciso di costruire questi porti prefabbricati (Port Winstons) in Inghilterra e poi trasportarli al largo della costa Normanna. Sono stati fatti dei sondaggi per vedere quanto fosse profondo il mare nei punti dove avrebbero affondato i grossi plocchi di cemento e costruirono questi blocchi "su misura". Nel 1944, a giugno, ci fu una forte tempesta e c'è stato il rischio che tutto il lavoro andasse perso, invece per fortuna gran parte dei porti hanno resistito alla tempesta e l'Europa è stata liberata dalle forze tedesche. Le spiagge della Normandia sono state "rinominate" dalle forze alleate. Da Est ad Ovest ci sono infatti Riva Bella (è la spiaggia di Ouistreham), Sword Beach (fino a St. Aubin) dove sono sbarcati gli Inglesi; Juno Beach (fino a Ver sur Mer) dove sono sbarcati i Canadesi; Gold Beach (fino a Port en Bessin) ancora lo sbarco degli Inglesi; Omaha Beach (fino a Pointe du Hoc) e Utah Beachs, dove sono sbarcati gli Americani.
Alle 13.23 ci spostiamo da Lunge sur Mer, dove Fabio ha fatto un sacco di foto ai bunker tedeschi. Qui c'è una batteria di artiglieria tedesca che ha bombardato lo sbarco degli alleati il 6 giugno 1944.
Adesso siamo all'inizio di Omaha Beach. Qui è molto bello perché c'e il prato che arriva fino alla spiaggia, quasi fino al mare. Anche qui la spiaggia è molto ampia a causa delle maree. Questo edificio qui di fronte deve essere un campus universitario, perché siamo all'ora di pranzo ed è pieno di ragazzi. Facciamo una foto e prendiamo un sasso per ricordo.
Ci muoviamo qualche metro ed arriviamo in un punto da dove si vedono la spiaggia e tutte le difese tedesche dall'alto, e questo fa capire come fossero vulnerabili i soldati alleati che sbarcavano. Alle 14.20 Alessio si fa una bella pagnottella con la mortazza! Alle 14.30 facciamo una sosta a St. Laurent sur Mer dove c'è il Musee Memorial d'Omaha Beach che Fabio va a visitare. Io e Alessio restiamo nel camper e facciamo una partitina al Gioco dell'Oca. Dopo 20 minuti Fabio torna dalla visita di questo museo molto piccolo, ma molto significativo: ci sono tanti oggetti interessanti.
Alle 15.05 torniamo a Colleville sur Mer dove c'è il più grande cimitero di guerra americano di tutta la zona. Ci sono le tombe di 9387 persone, per ognuna c'è una croce di marmo bianca, con l'incisione del nome, del grado, della squadra di appartenenza, dello stato americano di provenienza e della data di nascita. Le croci sono tutte equidistanti una dall'altra, sistemate con una precisione assoluta. È impressionante. Per fortuna non c'è indicata l'età di ogni soldato; benché sappiamo che erano tutti ragazzi di 20 anni, sarebbe stato peggio leggerlo. 15.45, torniamo sul camper e ci muoviamo in direzione di Pointe du Hoc.
Adesso siamo in un posto dove ci sono degli enormi buchi, ormai coperti di prato. Sono i crateri scavati dalle bombe lanciate dagli aerei durante il bombardamento della zona costiera, in preparazione dello sbarco degli alleati. Questo è un “sito storico” pieno di bunker, da cui lo sguardo domina una grossa fetta di mare. Si gode infatti di un bel panorama, basta non voltarsi verso l’entroterra: infatti questo è l’unico modo per dimenticare, per un attimo, che queste meravigliose scogliere sono state teatro di scontro tra i nazisti e le forze alleate.
Alle 17.20, dopo una mangiatina frugale di panini, proseguiamo il nostro viaggio. Dopo meno di un’ora (alle 18.10) siamo a Sainte Mere Eglise, tradotto letteralmente “Santa Madre Chiesa”, un paesino come tanti altri, ma famoso in quanto un paracadutista americano, durante la sua discesa, rimase appeso sul tetto della chiesa del paese. Ancora adesso c’è un fantoccio col paracadute spiegato, appeso sul tetto della chiesa, a ricordare il curioso evento. L’uomo che rimase appeso sopravvisse al conflitto, e veniva spesso qui a visitare i luoghi che avrebbero potuto essere per lui fatali. Alessio è rimasto a dormire nel camper, mentre io e Fabio abbiamo visitato la bellissima chiesa di Saint Mere Eglise. C’è una vetrata, tra le altre, molto particolare: la Madonna e il Bambino hanno intorno dei paracadutisti, come se i secondi proteggessero i primi. Alle 18.30 circa riprendiamo il viaggio e ci fermiamo all’Intermarché per fare la spese. Sulla strada per Saint Michel, ci fermiamo dopo il centro abitato di Granville, in una piazzola di sosta, sopra alla spiaggia. Chissà se riusciremo a vedere il movimento della marea… intanto ceniamo. Alle 21.40 abbiamo finito di mangiare e andiamo a cercare un posto dove poter passare la notte, ma la marea non ha subito evidenti cambiamenti.

Mercoledì 31 marzo 2004
Alle 7.30 suona la sveglio e in camper abbiamo ben 14 gradi di temperature. Abbiamo dormito a Sain Pair sur Mer, subito dopo Granville, sulla costa. Ci mettiamo in movimento e continuiamo a percorrere la baia in direzione Sud, e ci fermiamo a Huisines sur Mer dove c’è un cimitero di guerra tedesco, con relativo ossario, con quasi 12 mila tombe (11.956, per l’esattezza). Alessio dorme ed io resto con lui in camper, mentre Fabio va a visitare il cimitero e scatta qualche foto. Sono le 9.45.
Alle 10.10 siamo a Mont Saint Michel, parcheggiamo il camper e facciamo una passeggiata in questo posto che sembra uscito da un libro di favole.
Che scarpinata fino all’abbazia di Mont Saint Michel! La strada che porta all’abbazia è costellata di negozi e ristoranti, il paesetto è piuttosto turistico. Vale la pena però fare questa faticata, l’abbazia è molto bella, ricorda un po’ del Nome della Rosa, è molto suggestiva.
Siamo tornati in camper per pranzare e alle 13.15 ci rimettiamo in viaggio. Andiamo verso Saint Malo, ma prima di raggiungere la città troviamo un acquario che attira la nostra attenzione. Che spettacolo! Visitiamo l’acquario e rimaniamo piacevolmente colpiti dalla varietà e dal grande numero di esemplari presenti nelle vasche. C’è addirittura una vasca aperta dove è possibile toccare i pesci o dove “abita” una specie di razza piuttosto singolare: nuota a pancia in su e fa i dispetti alla gente! Sì, proprio così, è dispettosa: ha sputato ad una bambina che si era avvicinata per guardarla bene, e poi sembrava ridere del suo gesto! Se credessi alla magia direi che è un sortilegio e che quel pesce non è nato pesce, ma è stato strasformato da una strega cattiva!!!
Lasciamo i sogni e le magie e raggiungiamo Alencon, dove ci fermiamo a dormire.


Giovedì 1 aprile 2004
Oggi ci siamo svegliati alle 8 e la temperatura interna del camper era di 13 gradi; alle 9.47 ci mettiamo in viaggio in direzione di Versailles.
Sono le 10.45, abbiamo messo il gasolio ad Alencon e procediamo verso Versailles dove visiteremo la reggia e passeremo la notte. Alle 13.50 siamo arrivati a Versailles, lasciamo il camper nel parcheggio antistante la reggia e andiamo a visitare il palazzo che fu dei re di Francia. Paghiamo i biglietti di ingresso con la nostra carta Postepay (24€, Alessio non paga) e ci danno anche le cuffiette con la guida in italiano. Naturalmente ad Alessio non spetta la cuffietta e lui se la prende parecchio, quindi mette il muso! Passiamo da un salone all’altro, la maestosità, il lusso, l’arte trovano qui la loro apoteosi. Decisamente i re si trattavano bene! Siamo rimasti piacevolmente impressionati dalla nostra visita. Non abbiamo visitato i giardini, grandiosi anch’essi, perché il tempo non è un gran che, c’è un sacco di vento, e perché comunque riusciamo a goderci il panorama anche dalle molteplici finestre della reggia. Compriamo il libro sulla reggia e i suoi giardini, così abbiamo anche una buona documentazione fotografica.
Vicino alla reggia di Versailles c’è l’ufficio del turismo dove vado per chiedere informazioni su come passare la notte. Mi danno una brochure di un campeggio appena fuori Versailles, vicino alla stazione della RER. All’ingresso del campeggio di Pourchefountaine, paesetto antistante Versailles, c’è una scritta che dice “se arrivate dopo le 22 potete usufruire del parcheggio dello stadio”. Non sono affatto le 22, però facciamo finta che lo siano e andiamo al parcheggio dello stadio e poi andiamo a Parigi col treno. Alle 17.30 siamo esattamente sotto la Torre Eiffel. Non saliamo sulla torre perché non ci va di fare la fila e le scale, scattiamo qualche foto e prendiamo la metropolitana per andare a Notre Dame, chissà se incontriamo anche il famoso Gobbo campanaro… Usciamo dalla metropolitana davanti all’Hotel de Ville, il municipio di Parigi, e ci incammiamo verso la chiesa di Notre Dame. 18.47, siamo davanti alla facciata di Notre Dame. Alessio da’ il pilotto ai piccioni! Nonostante sia in corso la funzione religiosa, io e Alessio – zitti zitti – entriamo nella chiesa per visitarne anche l’interno. Oggi la temperatura è buona, sarà che camminiamo, ma ci stiamo facendo una bella saunetta per le strade di Parigi. Alle 19.15 andiamo alla ricerca del Mc Donald’s, costeggiando la Senna; Fabio ricorda che ce n’era uno dalle parti del Louvre…
Si parla tanto in giro per il mondo della moda francese, la moda parigina: ma qui si vestono proprio male, ma male un bel po’! Scarpe orribili, calzoni a zompafosso e calzini dai colori sgargianti in bella vista.
Finalmente troviamo il Mc, aspettiamo un sacco di tempo per essere serviti, allora il ragazzetto ci premia con due gelati (Sundays al cioccolato) gratuiti. Ci sediamo ad un tavolo e accanto abbiamo 5 ragazze gallinacce che fanno un sacco di confusione!
Dopo la mangiatina, usciamo dal Mc decisamente rifocillati. Ci incamminiamo di nuovo in direzione del Louvre per raggiungere il Museo di Orsee, bellissimo dentro e bellissimo fuori, tutto illuminato, con la Torre Eiffel sullo sfondo. Fabio scatta una foto senza flash che sembra una cartolina. Sotto il Museo di Orsee c’è la fermata della RER e alle 21.22 passerà il nostro treno, intanto sono le 20.55 e aspettiamo. Alle 22 in punto arriviamo allo stadio di Pourchefountaine e saliamo sul nostro camper.
Devo ammettere che con l’esperienza maturata durante questa nostra avventura in camper, stiamo sempre meglio. Perché abbiamo scoperto come ricaricare l’acqua col secchio, quindi a qualunque fontanella possiamo ricaricare l’acqua senza grossi problemi; abbiamo scoperto che se fa 10 gradi di più si sta meglio – grazie al cavolo – e quindi non soffriamo il freddo, inoltre accendiamo molto spesso la stufa e la mattina, prima di alzarci, teniamo accesa la stufa una decina di minuti e la temperatura sale, rendendo l’uscita dai sacchi a pelo una cosa accettabile. Quindi, tutto sommato, il camper se lo conosci no ti uccide, e più lo conosci e meglio lo sai sfruttare e la vacanza col camper inizia ad essere una vacanza, fino a poco tempo fa era un incubo, invece adesso ci stiamo divertendo; tutto sommato è comodo: ovunque stai ti puoi fermare, per fare pipì, cacca, vomito ecc., cosa che se stai in macchina, onestamente, non puoi fare. Poi, certo, tutto sommato, quando fa freddo è meglio muoversi con la macchina e dormire in albergo, anche dal punto di vista economico, perché da queste parti si dorme con 50€, e questi bestioni consumano tantissimo (circa 8 km/litro) e per mangiare si può spendere anche poco. Non so se ci sarà un’altra esperienza camperista, ma se un giorno dovesse esserci, ci porteremo lenzuola e coperte invece dei “bozzoli”, ovvero i sacchi a pelo.

Venerdì 2 aprile 2004
Stamattina la sveglia è suonata alle 9, la temperatura interna del camper era di 13 gradi, ma ho acceso subito la stufa e siamo arrivati a 22.5. Abbiamo passato una bella nottata, anche se ha piovuto. Alle 10.30 siamo tutti pronti e usciamo per fare una passeggiata per Pourchefountaine. Alle 11.30, dopo aver scaricato le acque grigie nelle grigliette del parcheggio dello stadio, lasciamo questo paesetto per andare… sorpresa… La via principale di Versailles si chiama Avenue de Paris, che parte dal castello del re e va verso Parigi, ma guarda un po’! Sulla strada che da Versailles va verso Parigi ci fermiamo in un’area di sosta per i camion, pranziamo e ricarichiamo l’acqua. I camionisti non ci rimproverano, benché l’area sia a loro riservata. Alle 14.45 lasciamo l’area di sosta e ci rimettiamo in cammino. Abbiamo trovato la strada per andare in quel posto dove dobbiamo andare domani (oggi è chiuso) e giriamo un po’. Troviamo sulla nostra strada un paesetto molto bello che si chiama Chantilly, che ha un bellissimo castello, un bel laghetto, però non ci fermiamo perché al parcheggio vogliono un sacco di soldi per il camper, allora facciamo un giro con il camper e qualche foto. Per la strada abbiamo preso anche un giornaletto delle agenzie immobiliari ed abbiamo visto che a Chantilly le case costano tantissimo, adesso abbiamo capito perché, girandoci dentro. Sono tutte case piuttosto antiche e tutte molto belle.
Ci fermiamo al supermercato Champion, mettiamo il gasolio e facciamo la spesa. Alle 17, dopo esserci riposati nel parcheggio del Champion, andiamo in giro per trovare un posto dove passare la notte. Ci fermiamo a Pont Armee, vicino la foresta di Chantilly e vicino a Senlis. Abbiamo trovato un parcheggetto dietro una piccola chiesa e sembra un posto piuttosto tranquillo. Sono le 17.44 e ci “allunghiamo” un po’ prima di cena nel nostro parcheggio di Pont Armee. Il paesetto è piuttosto desolato.

Sabato 3 aprile 2004
Ci alziamo che sono quasi le 8, la temperature in camper era 15 gradi alle 6.45, ho acceso la stufa e il camper si è scaldato per bene. Alle 9.10 ci siamo messi in moto in direzione di… quel posto. Oggi è una brutta giornata piovigginosa. Alle 9.27 siamo arrivati al parco di Asterix, che apre alle 10. Alessio è in fibrillazione. Entriamo nel parco e ci divertiamo da matti tra giostrine, personaggi famosi (Asterix, Obelix ecc.) e spettacoli bellissimi. I delfini ci lasciano a bocca aperta con le loro piroette ma quello tanto bello che Alessio si è commosso è un altro spettacolo: due nuotatrici fanno nuoto sincronizzato e 4 atleti attaccati a funi elastiche sembrano volare nell’aria dell’arena in cui si esibiscono. Bello, davvero bello, eccezionale. Questo parco ci è piaciuto più di Disneyland, più di Disney Studios, ci è piaciuto tantissimo. Adesso ci mettiamo i viaggio in direzione Sud, verso casa, e ci fermiamo all’area di sosta dei camion dove ci siamo fermati anche ieri per fare il pieno d’acqua e il “vuoto” delle acque grigie. Alle 18.25 lasciamo l‘area di sosta. Sulla strada tra Montmirail e Cesanne ci sono tanti pozzi di petrolio. Intorno ci sono tutti prati, un po’ foresta, un po’ prato, un po’ prato, un po’ foresta e da lontano abbiamo visto queste strane cose che si muovevano e non riuscivamo a credere che fossero addirittura pozzi di petrolio, ma è proprio così! Non avevamo mai visto dei pozzi di petrolio in funzione! Alle 20.56 ci fermiamo a Sesanne in un parcheggio nella città, benché fuori città abbiamo visto una indicazione per una deviazione dove c’erano loisiris (divertimenti) e campeggi. A noi non interessano i divertimenti perché ci siamo divertiti abbastanza al parco di Asterix e siamo piuttosto stanchi, dunque siamo entrati in città. Alle 11.10 andiamo a nanna.

Domenica 4 aprile 2004
Stamattina la sveglia è suonata alle 7.30. Avevamo 14 gradi nel camper, accendo la stufa alle 7.10 circa e alle 8.50 abbiamo 20,5 gradi. Ci mettiamo in marcia in direzione di Troyes per tornare a casa. La zona che stiamo attraversando, da Meaux a Troyes, si chiama Champagne, ma non abbiamo visto neanche una vigna! A quanto pare qui il vino lo imbottigliano, ma non fanno crescere l’uva. La strada turistica dello Champagne è la N71. Alle 10.48 entriamo nel dipartimento della Costa d’Oro e il primo paesetto che incontriamo sulla N71 si chiama Gommeville. Proseguendo per la N71 abbiamo fatto una piccola deviazione ed abbiamo visto la sorgente della Senna; un posto un po’ difficile da raggiungere, c’è una stradina piuttosto stretta per il nostro camper. La sorgente della Senna sta dentro una grotta al cui interno è stata posta una statua che rappresenta la raffigurazione umana del fiume Senna. Questo monumento al fiume è stato ordinato da Napoleone Imperatore dei Francesi. Una curiosità: il paesetto dove ci sono le sorgenti della Senna, si chiama Saint Germani sur Seine ed è gemellato con Verghereto, Italia, dove c’è il Monte Fumaiolo che ospita le sorgenti del Tevere. Qui vicino c’è anche il paese di Alesia, dove Giulio Cesare sconfisse i Galli, nella famosa battaglia “di Alesia”. Torniamo in marcia, in direzione di Dijon. Subito dopo Dijon ci fermiamo per pranzare e alle 14.10 ripartiamo in direzione di Lione. Finalmente, dopo Dijon, abbiamo iniziato a vedere delle vigne, che finora non avevamo mai visto, ma avevamo incontrato solo dei campi di grano. Abbiamo immaginato che fosse grano perché abbiamo visto parecchi di silos per il grano. Invece sulla N74, in direzione di Lione, appena lasciata la regione dello Champagne, troviamo tanti terreni coltivati a vite. Evidentemente qui cresce l’uva, e là la lavorano per trasformarla in champagne. Stiamo attraversando un paese dove ci sono tantissime cantine: produzioni, degustazioni, vendite di vini… una specie di Montepulciano e Frascati! Siamo dopo Dijon e prima di Beune, e il paesetto si chiama Nuit Saint Gorge. La N74, la strada che stiamo percorrendo, si chiama Route de Grand Crous, ovvero la strada dei grandi vigneti. Ora siamo nella Borgogna e il fiume che bagna la città di Dijon si chiama Bourgogne. Siamo a Beune e qui è pieno di alberghi a due stelle e camere in affitto con prezzi a partire da 30 euro per notte. Sono le 17, siamo a Villefranche e prendiamo l’autostrada A6 in direzione di Lione. Prima però di prendere l’autostrada ci prendiamo tre gelatini Sundae al cioccolato da Mc Donald’s.
Sono le 20 e siamo quasi al Frejus, stanotte dormiremo in Italia. Alle 21.12 ci fermiamo al parcheggio – area di sosta con carico e scarico acque - di Avigliana, e quasi quasi iniziamo a sentirci a casa!

Lunedì 5 aprile 2004
Oggi la sveglia è suonata alle 9, alle 8.40 ho acceso la stufa perché erano 11 gradi! Alle 10.15 siamo collazionati, lavati e vestiti; ricarichiamo l’acqua che abbiamo consumato e scarichiamo le acque grigie, e poi andiamo a pranzo da Piera. Alle 11.04 ci muoviamo dal parcheggio di Avigliana, andiamo a fare un po’ di spesetta al Penny Market e cerchiamo qualcosina pa portare a Piera, per l’ingraziarla dell’invito. Ad Avigliana c’e’ un passaggio a livello, non so quanti treni faccia passara quando è chiuso, però adesso so che se lo becchi chiuso non ti passa più! Siamo stati fermi un sacco di tempo davanti al giornalaio della stazione, che – giustamente – ha la tendina con su scritto SI PREGA DI SPEGNERE IL MOTORE DURANTE LA SOSTA. E mi pare il minimo, sennò affumichiamo tutto il paese!! Alle 11.22 finalmente il passaggio a livello si apre, dopo 10 minuti buoni. Troviamo un negozio di piante e fiori e prendiamo una bella ortensia rosa da portare a Piera. Con noi ci saranno anche una coppia di amici loro.
Bel pranzetto abbiamo fatto con Piera! Ha cucinato un sacco di cose e abbiamo fatto un sacco di chiacchiere. Gli amici di Piera si chiamano Adriano e Marina, lavoravano entrambi per la Fiat, lui si occupava della post vendita e lei stava in amministrazione post vendita. Hanno 5 macchine d’epoca! I loro due figli, gemelli, hanno una falegnameria. Hanno fatto quasi 30 anni di campeggio in montagna (per sciare) con la roulotte, adesso hanno comprato un camper e faranno i camperisti.
Io ho fatto una bella chiacchierata con zia Rosina: mi ha raccontato di un po’ di “vecchietti”. Ho scoperto che i genitori di nonno Ignazio si chiamavano Antonio e Maddalena Gallo, infatti lei si chiama Rosa Maddalena. Mi ha detto che nonno Antonio è morto giovane (zia Rosina non lo ha conosciuto), dopo un paio d’anni di sofferenza, a causa di un incidente sul lavoro, lavorava al dinamitificio (che è stato chiuso nel ’47) e nonna Maddalena faceva la verduraia: aveva un carretto tirato da un asinello e vendeva la verdura. Nonno Ignazio lavorava a Rivoli (un paese vicino Avigliana) ed era molto specializzato, così lo hanno trasferito a Colleferro, dove è nato nonno Guido. A Colleferro ci sono anche dei parenti di nonna Maddalena (famiglia Gallo). Nonno Ignazio e nonna Teresa erano cugini di primo grado.
Purtroppo il nostro viaggio continua e non posso fermarmi ancora per farmi raccontare e per conoscere Ilaria, la figlia di Piera, che studia a Torino e il lunedì torna sempre in serata. Alle 15.44 ci rimettiamo in marcia.
18.40, usciamo dall’autostrada a Sestri Levante perché abbiamo sentito alla radio che c’è stato un incidente e c’è una coda di 5 km tra qui e Devia Marina, allora facciamo un pezzo di statale per poi riprendere l’autostrada. Siamo all’inizio della zona protetta delle 5 Terre, ma l’Aurelia si arrampica su per la montagna e passa tra i boschi, così non possiamo vedere il mare. Alle 19.05 riprendiamo l’autostrada a Deiva Marina.
Usciamo a Pisa Nord per trascorrere la notte a Pisa e fare una visitina alla famosa Torre. Alle 20.40 parcheggiamo a Pisa in una grande area di sosta attrezzata per caricare e scaricare l’acqua. Andiamo a fare una passeggiata per vedere la Piazza dei Miracoli e la Torre di Pisa, che stanno a pochi passi da questo parcheggio. Che bello, che magia! Di giorno non avremmo avuto questa splendida atmosfera. Fabio scatta una foto senza flash che parla da sola! Prima di rientrare nel camper ci fermiamo in un ristorante cinese a comprare le nuvolette di drago che Alessio divora con gusto.

Martedì 6 aprile 2004
Sveglia alle 8.30 a Pisa. Facciamo colazione al bar per non usare l’acqua, dobbiamo riconsegnare il camper con i serbatoi delle acque grigie completamente vuoti, così dobbiamo scaricare solo quello del bagno. Ieri sera abbiamo già preparato le valigie per avvantaggiarci. Prima di andare a Pistoia ci fermiamo in un self service per il lavaggio auto per pulire bene i tappeti con l’aspirapolvere. Alle 11 partiamo da Pisa alla volta di Perugia. Alle 11.55 ci fermiamo a Collodi per visitare il Parco di Pinocchio. Questo parco sarà pure bello per ci si intende di arte e di sculture in ferro, ma io e Fabio restiamo piuttosto delusi. Alessio invece apprezza, si vede che non è lui a pagare il biglietto! 8,50 € gli adulti e 6,50 € i bambini per trovare dentro due giostrine piuttosto sfigatelle, ulteriormente a pagamento (1 € a giro) e un teatrino (sempre a 1 €) che più macabro non si può! Nonno Ciro faceva sicuramente molto meglio con i suoi Presepi natalizi! C’è anche un altro teatrino, gratuito, che però fa spettacoli solo nel pomeriggio. Tra l’altro il tempo è brutto e pioviggina. Ripartiamo con la nostra delusione e andiamo a Pistoia, ci fermiamo a mangiare da McDonald’s, come abbiamo fatto all’andata, e alle 15.20 riconsegnamo il camper.
Alle 15.35 siamo sulla nostra Golf che adesso sembra minuscola e bassa per tornare a casa. È molto strano l’effetto: nel camper eravamo alti e imponenti, adesso ci sentiamo nanetti dentro la Golf e sembra che camminiamo con il sedere per terra!
Commento di Alessio, degno di nota: “Io quando stavo nel camper mi divertivo un sacco, ma però adesso mi diverto ancora di più, è meglio, perché dentro ‘sta macchina TESORONA dormo meglio”.
A Passignano c’è il sole, sono le 5.45 e abbiamo lasciato le nuvolacce toscane per trovare un tiepido sole vicino casa. A casa c’è sempre il sole, anche quando è brutto tempo! Prima di arrivare a casa ci fermiamo davanti al Toys al lavaggio automatico per la macchina, perché non si sa la Golf com’è ridotta: è stata 14 giorni sotto un albero, sicuramente il tempo è stato brutto e adesso ha decisamente bisogno di una lavatina.
17.22 siamo a casa e abbiamo scaricato la macchina.
Bella vacanza, meno male che è finita!

 

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